ROMA – Venerdì 26 ottobre 2012 alle ore 11.30 presso la Sala Aldo Moro del Ministero degli Affari Esteri, alla presenza dell’ambasciatore Sandro De Bernardin, direttore generale per gli Affari Politici e di Sicurezza della Farnesina e dell’Ambasciatore d’Iraq in Italia Saywan Barzani, si è tenuta la conferenza stampa del progetto: “Culture, an Instrument of Peace”, promosso da Minerva, da International Alliance for Justice, da Legal Aid Worldwide, e sostenuta dal Ministero degli Esteri – La Cultura italiana sarà il suggestivo strumento attraverso il quale rompere l’isolamento in cui l’Iraq è stato spinto da decenni di regime dittatoriale, e risvegliare lo spirito artistico e le potenzialità espressive del paese mediorientale – Dalla caduta del regime di Saddam Hussein, nel 2003, i primi artisti internazionali a salire il 7 novembre sul palcoscenico delTeatro Nazionale di Baghdad (prima tappa) saranno un gruppo di artisti italiani di prestigio tra i quali il tenore bolognese Cristiano Cremonini, che eseguirà La donna è mobile di Verdi, Nessun dorma di Puccini e Caruso di Lucio Dalla, il soprano Anna Corvino, il poeta Davide Rondoni, i musicisti Ambrogio Sparagna, Roberto Ottaviano, l’Orchestra Popolare italiana, la violinista Elisabetta Garetti e il pianista Francesco Ricci. Altri appuntamenti previsti – nel Kurdistan iracheno – a Sulaimaniya (9 novembre) e Erbil (11 novembre). L’Orchestra Sinfonica di Baghdad suggellerà la bontà dell’esperimento che vedrà protagoniste, fra le istituzioni culturali italiane, il Teatro Carlo Felice di Genova, la Fondazione per la Musica di Roma – Auditorium Parco della Musica, Puglia Sound, Ravenna Festival, dei Conservatori Niccolò Paganini di Genova e Niccolò Piccinni. Un’opportunità creata per gettare un ponte fra Iraq e Occidente, durante la quale la migliore cultura e bellezza artistica italiana sarà il miglior viatico per accogliere la ricchezza culturale irachena.